Suggestiva visita serale di uno dei più grandi e meglio conservati complessi termali dell’antichità: le Thermae Antonianae, meglio note come Terme di Caracalla.
Nel 216 d.C. queste grandi terme imperiali furono costruite da Marco Aurelio Antonino, detto Caracalla, nella parte meridionale della città nei dintorni del Circo Massimo e del Palatino.
Le terme romane non erano usate solo per il bagno, lo sport e la cura del corpo, ma anche per il passeggio e lo studio, per questo erano circondate da grandi giardini e edifici adibiti probabilmente a biblioteche, negozi, sale di riunione, porticati per proteggersi dal caldo e dalla pioggia. Le terme erano luoghi accessibili a tutta la comunità, in orari diversi aperti a uomini e donne; soprattutto nella stagione invernale erano molto apprezzate per il riscaldamento di alcuni ambienti.
Si entrava nel corpo centrale, dall’odierna via di accesso all’area archeologica, attraverso grandi ingressi monumentali da cui si accedeva direttamente agli spogliatoi, prima di iniziare il percorso dei bagni o accedere subito alle palestre. Sull’asse centrale dell’edificio sono in sequenza, dall’ambiente più caldo a quello non riscaldato: il calidarium, il tepidarium, il frigidarium e le natatio grandi piscine all’aperto.
Per l’approvvigionamento idrico del grande complesso fu creato un ramo apposito dell’acquedotto dell’Acqua Marcia, l’Aqua Antoniniana, in funzione fino alle invasioni barbariche del 537 d.C. .
Il grandioso complesso delle terme conserva ancora due piani in alzato, raggiungendo in alcuni tratti oltre 37 metri di altezza, e altri livelli sotterranei, usati per lo stoccaggio della legna, i forni e la circolazione di carri, dove è allestito un piccolo Antiquarium con reperti provenienti dalle terme stesse.
Nel complesso termale si trova anche uno dei più grandi mitrei sinora conosciuti, un grande santuario dedicato alla divinità orientale Mithra, il cui culto a Roma e nelle province è stato molto diffuso e praticato sino al IV secolo d.C. . Si tratta dell’unico mitreo noto con la cosiddetta fossa sanguinis, dove si è ritenuto avvenisse l’uccisione rituale di un toro.
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Appuntamento all’ingresso dell’area archeologica in Via delle Terme di Caracalla 52.
Durata 1h30.
Costo complessivo 24€ (comprensivo di biglietto di ingresso, prenotazione obbligatoria, noleggio auricolari e visita guidata).
Da pagare anticipatamente entro il 14 settembre.