La chiesa si trova nell’area delle Terme di Caracalla e in prossimità dell’inizio della Via Appia Antica, strada percorsa da tanti pellegrini e, secondo la tradizione, anche da San Pietro che scappava da Roma. Si dice che San Pietro avesse lasciato le bende delle sue ferite in questa zona prima di intraprendere la fuga lungo l’Appia e prima della miracolosa apparizione di Cristo, meglio nota come Quo Vadis?
Si racconta, quindi, che Pietro, dopo essere fuggito dal carcere Mamertino per scappare lungo la Via Appia, perse una delle bende che gli fasciavano le ferite della prigionia e una pia matrona raccolse la fasciola nel luogo in cui sorse nel IV secolo una piccola chiesa dedicata al primo papa martire
Per questo, nell’iscrizione in facciata della chiesa è leggibile ancora oggi “titulus Fasciolae“.
L’interno della chiesa, scelta spesso per celebrare matrimoni, preserva il mosaico absidale, di tardo stile bizantino e risalente al pontificato di Leone III (795-816) e arredi liturgici in stile cosmatesco di epoca medioevale.
Il titolare della chiesa, cardinale Cesare Baronio, nel XVI secolo affidò la decorazione interna a Niccolò Pomarancio, che vi illustrò, con spiccato gusto per l’orrido, raccapriccianti dettagli delle torture alle quali furono sottoposti gli apostoli martirizzati.
Appuntamento all’ingresso della chiesa dei Santi Nereo e Achilleo in Viale delle Terme di Caracalla, 28.
Durata 1h30.
Costo complessivo 14€ (comprensivo di prenotazione con ingresso e visita guidata).