La Basilica di Santa Cecilia secondo la tradizione sorge sulla casa della martire romana Cecilia. La casa fu trasformata in “titulus” nel V secolo e San Gregorio Magno fece costruire la basilica primitiva nel VI secolo.
Santa Cecilia fu martirizzata perché aveva tentato di convertire il marito Valeriano e suo fratello Tiburzio. Si dice che la martire subì un supplizio lungo tre giorni nelle terme della sua casa: al terzo giorno, non ancora soffocata dai vapori caldissimi, Cecilia venne decapitata per ordine dell’imperatore Marco Aurelio.
Per molto tempo il corpo della santa non fu trovato, finché nel IX secolo venne rinvenuto nelle catacombe di San Callisto miracolosamente intatto e così trasportato nella chiesa a lei dedicata.
Nel 1599, nel corso di restauri alla chiesa, il corpo della santa venne riesumato e rinvenuto ancora in perfetto stato e allora venne commissionata a Stefano Maderno la celebre statua marmorea che raffigura la santa nella medesima posizione in cui fu ritrovata.
Importanti artisti lavorarono nei secoli all’abbellimento della chiesa sin dal periodo bizantino, di cui si conserva il mosaico absidale, nel XIII secolo la scuola di Arnolfo di Cambio realizzò il ciborio. L’aspetto barocco della chiesa fu affidato a Ferdinando Fuga e a pittori della scuola di Guido Reni. Nel 1725 Sebastiano Conca affresca sulla volta “Il Trionfo di Santa Cecilia”.
Nel coro delle monache si conserva “Il Giudizio Universale” dipinto nel XIII secolo da Pietro Cavallini, una delle opere più importanti opere medievali del contesto romano. All’artista era stata commissionata la decorazione interna della basilica ma rimane soltanto parte della decorazione che copriva la controfacciata, visibile in quanto nascosto dalla costruzione del coro nel ‘500.
Gli scavi sotto la chiesa, effettuati durante il restauro del 1899, hanno messo in luce un gruppo di antichi edifici in uso per lungo tempo, dal I secolo a.C. al IV secolo d.C.. Oltre a diversi ambienti abitativi con resti di mosaici pavimentali, vi è una grande stanza che presenta sette vasche cilindriche nel pavimento, forse utilizzate per la concia delle pelli.
Appuntamento all’ingresso della chiesa in Piazza di Santa Cecilia 22.
Durata 2h.
Costo ingresso 5€.
Costo 12€ (comprensivo di noleggio auricolari e visita guidata).