Palazzo Barberini ospita, nelle nuove sale al pian terreno, una mostra che celebra l’acquisizione e la scoperta del celebre dipinto di Caravaggio, Giuditta e Oloferne.
29 capolavori provenienti dai musei di tutto il mondo, inclusa la straordinaria Giuditta e Oloferne di Artemisia Gentileschi del Museo di Capodimonte a Napoli, documentano la fama e la diffusione della rivoluzione caravaggesca nella pittura seicentesca.
Il percorso espositivo inizia con una selezione di opere cinquecentesche che indicano i modi di rappresentazione del tema precedenti l’elaborazione caravaggesca, che costituisce un momento di rottura con la tradizione inscenando una violenta e realistica decapitazione.
Partendo dalla forza dirompente del quadro di Caravaggio, sarà poi una donna la massima interprete del soggetto: la pittrice Artemisia Gentileschi che si cimentò più volte con il tema, comprendendone le potenzialità in relazione alla rappresentazione della figura femminile come donna forte, ed exemplum virtutis, ed il tema, grazie al suo lavoro, diventerà un genere richiestissimo nelle corti europee.
L’ ultima sezione della mostra indaga il confronto tra il tema di Giuditta e Oloferne e quello di Davide e Golia, accomunati dalla lettura allegorica della vittoria della virtù, dell’astuzia e della giovinezza sulla forza bruta del tiranno che finisce decapitato.
Appuntamento all’ingresso di Palazzo Barberini in via delle Quattro Fontane, 13.
Durata della visita 1h45 circa.
Biglietto di ingresso 8€ solo mostra; 16€ include anche la Galleria (valido dal momento della timbratura per 20 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini); gratuito per under 18; biglietto ridotto 2€ tra i 18 e 25 anni.
Costo della visita 12€ (comprensivo di noleggio auricolari).