La mostra di capolavori del seicento italiano offre l’opportunità di capire gli stretti legami politici e culturali stabiliti tra la corte spagnola e gli stati italiani nel corso del XVII secolo. Soprattutto dalla metà del Cinquecento, numerosi governanti italiani iniziarono a donare opere d’arte ai sovrani di Spagna, per guadagnarsi il loro favore. Fu così che i sovrani spagnoli iniziarono ad apprezzare l’arte italiana dell’epoca e a divenire essi stessi committenti per i più grandi artisti del Seicento italiano.
Tra i numerosi capolavori del seicento italiano in mostra: Salomè di Caravaggio, Lot e le figlie di Guercino, La conversione di Saulo di Guido Reni, il magnifico Crocifisso del Bernini, proveniente dal Monastero di San Lorenzo del Escorial, opera raramente accessibile al grande pubblico.
L’interesse spagnolo per la cultura italiana si riflette inoltre negli inviti a lavorare a corte, come nel caso di Luca Giordano, ed è anche testimoniato dai viaggi in Italia di alcuni artisti spagnoli, come José de Ribera, particolarmente attivo a Napoli, e presente in mostra con cinque capolavori, tra cui il celebre Giacobbe e il gregge di Labano.
Nel 1819, per volere del re Ferdinando VII, venne creato il Museo Real – in seguito Museo del Prado – che raccolse opere per lo più provenienti dalle Collezioni Reali. Successivamente, nel 1865, la regina Isabella II rinunciò alla proprietà personale dei beni ereditati dai propri antenati e ne cedette la gestione allo Stato, ponendo così le basi di quello che oggi è Patrimonio Nazionale spagnolo.
Appuntamento all’ingresso delle Scuderie del Quirinale, in Via XXIV Maggio 16.
Costo complessivo 18€ (comprensivo del biglietto di ingresso, prenotazione salta fila, auricolari obbligatori e visita guidata).
Durata della visita 1h45.