Il palazzo Doria Pamphilj nasce come residenza rinascimentale originariamente del cardinale Fazio Santoro, poi passa ai Della Rovere. Nel 1601 il palazzo viene acquisito dal cardinale Pietro Aldobrandini che lo lascia in dote all’unica nipote, Olimpia Aldobrandini. Nel 1638, quando Olimpia sposa Camillo Pamphilj, nipote del pontefice Innocenzo X, il palazzo diviene la loro residenza ufficiale, ingrandita e riccamente decorata. Già all’epoca vengono acquisiti alcuni capolavori del barocco romano, ma sarà soltanto nel Settecento che si costituirà una delle più grandi collezioni private di arte a Roma. I quadri esposti nelle Gallerie presentano l’originale disposizione dell’allestimento tardo settecentesco.
La Galleria Doria Pamphilj presenta alcuni capolavori della pittura del Rinascimento e soprattutto del Barocco. Solo per citare alcune delle opere dei pittori più noti: il Doppio Ritratto di Raffaello, una marina di Pieter Bruegel il Vecchio, Salomè di Tiziano, Il Riposo della fuga in Egitto, Maddalena Penitente e Giovanni Battista di Caravaggio, il ritratto di Innocenzo X Pamphilj di Velazquez.
Oltre ai quadri la collezione offre anche una selezione di statue antiche romane e i famosi busti di papa Innocenzo X di Gian Lorenzo Bernini e Alessandro Algardi.
Il palazzo Doria Pamphilj è ancora abitato dai discendenti della famiglia, che permettono con un biglietto aggiuntivo di visitare gli appartamenti privati.
Appuntamento all’ingresso in Via del Corso, 305.
Durata 2 h.
Costo della visita 10€, comprensivo di noleggio auricolari.
Biglietto ingresso 14€ Galleria + appartamenti privati.