Nei sotterranei e lungo le pareti della chiesa di San Nicola in Carcere è possibile riconoscere i resti dei templi che delimitavano l’area del Foro Olitorio, l’antico mercato di legumi e verdura di Roma antica. Non lontano, dove oggi sorge la Bocca della Verità, era situato il mercato del bestiame e della carne, il cosiddetto Foro Boario.
La presenza dei mercati, come il Foro Olitorio, era favorita dalla vicinanza del porto commerciale della città, il Portus Tiberinus.
I templi del Foro Olitorio, parzialmente visibili nei sotterranei della chiesa, erano dedicati alla Dea Speranza, al Dio bifronte Giano e alla Dea Giunone Sospita, ovvero propizia, ed erano stati edificati tra il III e il II secolo a.C..
Plinio il Vecchio racconta un mito legato alla zona: una puerpera di umile famiglia
si recava ogni giorno a fare visita al proprio padre, rinchiuso in un carcere situato nella zona del Foro Olitorio. La giovane donna era perquisita dai carcerieri, affinché
non portasse cibo o viveri al condannato e un giorno veniva sorpresa a nutrire il padre col latte del proprio seno. La dimostrazione straordinaria di pietà filiale aveva commosso i carcerieri a tal punto che, graziando la coppia, la liberavano e, demolito il carcere, edificavano un tempio alla Pietas, poi demolito per far posto al vicino Teatro di Marcello.
Tra il IX e il X secolo venne costruita la chiesa dedicata a San Nicola, che fu più volte restaurata dalla munificenza di cardinali, primo tra tutti l’Aldobrandini che commissionò la facciata a Gian Giacomo Della Porta (1599), e papi come Pio IX (1846-1878) che fece restaurare il soffitto e l’abside.
La visita comprende i sotterranei e la chiesa.
Appuntamento all’ingresso della Chiesa di San Nicola in carcere, in Via del Teatro di Marcello 46.
Durata della visita 1h 30circa.
Costo complessivo 14€ (comprensivo di visita guidata e ingresso agli scavi).