Alla base dell’Altare della Patria, affiancato alla scalinata dell’Ara Coeli, è possibile vedere i resti di un’insula romana, la forma di abitazione più comune nella Roma imperiale.
L’edificio romano è stato in uso fino al 1926, quando con i lavori per l’isolamento del Campidoglio e la realizzazione della Via del Mare, attuale Via di Teatro di Marcello, sono state rimosse tutte le sovrapposizioni strutturali mettendo così in evidenza la struttura antica romana.
Durante i lavori è stata smontata la chiesa di San Rita, poi ricollocata a Teatro di Marcello, di cui rimane memoria all’esterno dell’insula romana con il piccolo campanile romanico e un affresco trecentesco.
L’edificio dell’insula dell’Ara Coeli è costituito da almeno cinque piani, ancora oggi conservati, e risale al II secolo d.C.. Al piano terreno sono le tabernae, i negozi che affacciavano direttamente sulla strada principale, oggi a 9 metri sotto il livello di calpestio moderno. Il piano superiore dell’insula, il mezzanino, era destinato generalmente ad abitazione del gestore della taberna e poi vi erano gli appartamenti in affitto, di cui sono ben visibili le finestre. È stato calcolato che nell’insula alloggiassero circa 380 persone.
L’esigenza di alloggi per la popolazione di Roma in continuo aumento e la carenza di terreni edificabili indussero a costruire edifici con sviluppo in altezza. Sotto il principato di Augusto l’altezza massima delle insulae era stata fissata a 21 metri, poi ridotta a 16 da Traiano. Ma la speculazione edilizia portò comunque spesso ad aggirare questi provvedimenti, costruendo piani arretrati rispetto alla facciata degli edifici.
Appuntamento a Piazza D’Aracoeli 1.
Durata della visita 1 h.
Costo del biglietto 4€; gratuito con MICcard e per età inferiore ai 18.
Costo della visita 10€.