Il Mitreo del Circo Massimo viene scoperto nel 1931 durante la costruzione di un deposito di scene e costumi del Teatro dell’Opera di Roma.
Il santuario dedicato al dio Mithra viene ricavato nel III secolo d.C. al pianterreno di un complesso probabilmente collegato al lato corto del Circo Massimo.
Il mitraismo è un culto misterico orientale, di origine persiana, molto diffuso nel mondo romano, soprattutto tra II e III secolo d.C.. Per questo è possibile trovare questi luoghi di culto in tutte le aree colonizzate dai romani.
Tutti i mitrei hanno forma simile con banchine lungo le pareti laterali, altari e statue di culto raffiguranti Mithra e i suoi aiutanti. Si ritiene che i mitrei fossero frequentati da piccoli gruppi di soli uomini per cerimonie religiose e banchetti rituali, di cui si hanno rare descrizioni.
Nel mitreo del Circo Massimo si trovano diversi ambienti, tra cui una stanza interpretata come una sorta di sagrestia, un podio in muratura dove sedevano i partecipanti al banchetto sacro e una edicola dove si sarebbe trovata l’immagine di culto del dio Mithra. Una lastra marmorea, posta oggi in posizione secondaria, mostra la scena sacra più importante del mitraismo, la cosiddetta tauroctonia: il dio Mithra nell’atto dell’uccisione del toro primigenio che rappresenta il cosmo e la cui morte promuove la vita e la fecondità dell’universo.
Appuntamento all’ingresso dell’area archeologica in Piazza Bocca della Verità 16.
Durata della visita 1 h 10.
Ingresso 4€; gratuito con Miccard.
Costo visita 12€ (comprensivo di noleggio auricolari).