Il Museo viene realizzato nel luogo stesso del ritrovamento delle navi, all’interno dell’antico bacino portuale di Claudio e Traiano, il Portus Ostiensis Augusti, il più grande porto dell’impero romano.
Tra il 1957 e il 1961, durante i lavori per la realizzazione dell’aeroporto “Leonardo da Vinci”, vengono scoperti otto relitti, cinque dei quali ancora oggi visibili: tre imbarcazioni fluviali per il trasporto delle merci lungo il Tevere, una nave da trasporto marittimo e una rara barca da pesca, dotata di un acquario centrale per conservare vivo il pescato.
Le condizioni ambientali hanno permesso la conservazione delle strutture del fondo, chiglia e carena, sigillate nei depositi di limo e sabbia accumulati per l’interramento dell’intero bacino portuale. I relitti giacevano a ridosso del molo settentrionale del porto di Claudio, dove le imbarcazioni troppo vecchie o malridotte per prestare ancora servizio venivano di fatto abbandonate.
Nel museo oltre ai cinque relitti è esposta una selezione di materiali utili a capire la struttura e il funzionamento delle navi, la vita di bordo, la struttura portuale e il commercio antico.
Appuntamento all’ingresso del museo (fornito di parcheggio interno) a via Alessandro Guidoni, nei pressi dell’aeroporto Fiumicino.
Durata della visita 1h30 circa.
Costo del biglietto 6€ da acquistare on-line.
Costo della visita 12€ (nel costo compreso il noleggio di auricolari obbligatori).