Il Museo Ninfeo è il risultato di un’indagine archeologica e di un’operazione di salvaguardia e valorizzazione archeologica mai vista prima a Roma.
Il Museo Ninfeo si trova nei sotterranei del palazzo dell’Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri) ed è il frutto di oltre dieci anni di lavoro di un team di 35 archeologi, 8 restauratori, ingegneri, architetti, grafici che ha lavorato per restituire alla città una parte del suo passato in un’area museale di oltre 1000 metri quadrati.
Lo scavo di 30.000 metri cubi di stratificazione archeologica ha restituito 100.000 frammenti di ceramica, 42.000 di marmo, 90.000 di affreschi ed ha permesso di identificare i resti
di un’area degli Horti Lamiani, la sontuosa residenza circondata da giardini lussureggianti del console Lucio Elio Lamia, costruita all’inizio del I secolo d.C.
Il percorso di visita del museo si snoda intorno ai resti di una grande piazza con un ninfeo e mostra le decorazioni che la adornavano, gli oggetti che qui erano usati, le piante e gli animali che abbellivano i giardini.
Già alla metà del I secolo d.C. gli Horti Lamiani divennero proprietà imperiale e mantennero la loro funzione di rappresentanza fino al IV secolo d.C., quando l’intera area dell’Esquilino iniziò a spopolarsi e poi nel medioevo le ville vennero soppiantate da piccoli nuclei abitativi e da campi e orti coltivati in prossimità di chiese e conventi.
Nel XVI secolo l’area dell’Esquilino tornò a essere una zona residenziale di lusso di proprietà delle più importanti famiglie romane, con Villa Altieri e Villa Palombara poi demolite per far spazio alla piazza umbertina.
La visita termina nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele davanti ai resti dei Trofei di Mario e della cosiddetta Porta Magica.
Appuntamento all’ingresso del Museo Ninfeo a Piazza Vittorio Emanuele II, 78.
Durata della visita 1h45 circa.
Costo complessivo 18€ (comprensivo di biglietto di ingresso, visita guidata e noleggio auricolari), da pagare anticipatamente.