Nell’area espositiva di Villa Caffarelli ai Musei Capitolini, per la prima volta una mostra archeologica affronta il tema dell’illuminazione artificiale nel mondo antico.
La mostra approfondisce l’uso dell’illuminazione artificiale, quella luce creata dall’ingegno umano per permettere alla vita, regolata dalla presenza di luce solare, di proseguire anche nella notte.
L’esposizione riguarda la tecnologia, ovvero le tecniche di fusione del bronzo per la realizzazione di lucerne, candelabri o sostegni di torce che spesso si tramutano loro stesse in opere d’arte. La luce stessa diventa opera d’arte attraverso effetti estetici e atmosfere peculiari create nel gioco sublime tra ombra e luce.
L’illuminazione crea uno spazio umano di condivisione e la mostra ripercorre il ruolo della luce nella vita quotidiana e sociale: festa e religione, magia ed erotismo, sogno e notte.
Pompei è la città dell’antichità che ha restituito il più alto numero di sistemi di illuminazione: in mostra sono esposti 150 reperti originali in bronzo dalle città vesuviane, opere custodite presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) e il Parco Archeologico di Pompei (PAP), una trentina dall’Antiquarium dei Musei Capitolini. Oltre a celebri statue e sculture di lucerne, l’allestimento presenta anche reperti mai esposti in pubblico, molti dei quali restaurati appositamente per l’occasione.
Appuntamento a Piazza del Campidoglio.
Durata 2 h.
Ingresso gratuito per possessori di MICcard.
Costo della visita comprensivo di auricolari 12€.