Nel 1623 salì al soglio papale, con il nome di Urbano VIII, il cardinale Maffeo Barberini, uomo raffinata cultura umanistica. La potente famiglia Barberini, di origine toscana, volle costruire come sede di rappresentanza, una residenza fastosa e degna delle più prestigiose famiglie romane e affidò i lavori ai più grandi architetti dell’epoca: Maderno, Bernini e Borromini.
A differenze di altre gallerie storiche di Roma, Palazzo Barberini è divenuto Museo Nazionale raggruppando opere provenienti da collezioni diverse e proponendo un percorso allestitivo diviso in senso cronologico e tematico, che va dal Trecento al Settecento.
Numerosi sono i capolavori raccolti, giusto per citare i più noti: l’Annunciazione di Filippo Lippi; la famosa Fornarina di Raffaello; Caravaggio con Giuditta e Oloferne, Narciso e San Fracesco; altri capolavori di Carracci, Reni, Guercino, Bernini e le splendide decorazioni del palazzo, tra cui merita una menzione speciale la volta del salone di Pietro da Cortona.
La Galleria di Arte Antica di Palazzo Barberini ospita la mostra Il trionfo dei sensi. Nuova luce su Mattia e Gregorio Preti: undici opere, tra cui alcuni inediti, che raccontano lo stretto legame esistente tra i due artisti calabresi del ‘600. Gregorio Preti segue principalmente i modelli accademici, il più giovane e talentuoso Mattia è invece più influenzato dall’universo caravaggesco.
Appuntamento all’ingresso di Palazzo Barberini in via delle Quattro Fontane, 13.
Durata della visita 2h circa.
Biglietto di ingresso 12€ (valido dal momento della timbratura per 10 giorni in entrambe le sedi del Museo: Palazzo Barberini e Galleria Corsini); gratuito per under 18; biglietto ridotto 2€ tra i 18 e 25 anni.
Costo della visita 12€ (comprensivo di noleggio auricolari).